Da una parte, la fienagione è in effetti alla base della zootecnia e mai come ora è prioritario difendere a livello italiano e continentale un segmento sempre più in difficoltà per l’aumento dei costi produttivi e gestionali. Dall’altro, la corretta pratica foraggera permette sia di tutelare la biodiversità sia di offrire alle realtà maggiormente strutturate un’opportunità di diversificazione delle attività che metta al riparo la redditività aziendale da squilibri indotti dalle sempre più frequenti tensioni sulle quotazioni delle commodities agricole.
Un segmento strategico quindi, presidiato non a caso da tutti i più importanti costruttori operanti nel comparto della meccanizzazione agricole con linee di prodotto in grado di coprire tutte le fasi di lavoro, dallo sfalcio fino alla raccolta. Tra queste le attività di taglio, di rivoltamento e di andanatura sono le più critiche per l’ottenimento di un prodotto finale avulso da sporcizia e microrganismi indesiderati, come per esempio i clostridi presenti nel terreno. Questi ultimi deprezzano infatti il foraggio, contaminandolo anche con sostanze nocive.
Gamma foraggera Claas, ciclo di lavoro completo e virtuoso
Un problema ben noto a Claas che non a caso ha sviluppato una gamma di falciatrici a dischi, di voltafieno e di andanatori in grado di operare sempre con i massimi standard di qualità per realizzare un ciclo di lavoro che assicuri la completa tutela delle caratteristiche organolettiche del fieno.
A tale obiettivo molto concorre l’azione di taglio realizzata dalla barra di taglio “Max Cut” che equipaggia le falciatrici serie “Disco”, di fatto un brevetto esclusivo della Casa tedesca caratterizzato da un profilo ondulato stampato in un solo pezzo che permettendo il posizionamento anteriore dei dischi falcianti assicura un’ottimale qualità di taglio in qualsiasi condizione di lavoro. La forma ondulata consente inoltre di ospitare due inserti intermedi in hardox di forma diversa volti ad ampliare la superfice di taglio in modo tale da massimizzare la sovrapposizione delle traiettorie circolari dei coltelli e, di conseguenza, l’efficienza di lavoro.
Lubrificata permanentemente, senza quindi necessità di manutenzione, la barra “Max Cut” è disponibile in larghezze comprese tra i due metri e 20 centimetri e i quattro metri e 20 centimetri, parametri questi ultimi che trasposti su modelli portati e trainati posteriormente e su versioni frontali arrivano a offrire alle grandi aziende agricole e ai contoterzisti combinazioni doppie o triple in grado di realizzare un fronte di lavoro che supera i dieci metri.
Pressione sempre sotto controllo
Una vocazione alla produttività peraltro enfatizzata dalla presenza del sistema di alleggerimento del peso “Active Float”, di fatto una sospensione idropneumatica gestibile mediante un distributore a effetto semplice regolabile in qualsiasi momento dalla cabina che all’atto pratico consente alle falciatrici “Disco”, disponibili con condizionatori a rulli o a flagelli, di necessitare di un minor fabbisogno energetico per lavorare alla massima velocità possibile in funzione delle condizioni di sfalcio, così da poter operare anche al regime ridotto di 850 giri, invece dei canonici mille, contribuendo in tal modo a un contenimento dei consumi di carburante del trattore che può raggiungere anche un litro a ettaro. Una volta tagliato, il prodotto è poi lavorato dai voltafieno “Volto”, attrezzature in grado di proporre un fronte di lavoro fino a 13 metri per operare su ampie superfici e caratterizzate dalla presenza dell’esclusivo sistema “Max Spread” che, attraverso un attacco arretrato dei denti, permette ai singoli elementi di lavorare con un angolo di 29 gradi e tre per assicurare un rivoltamento ottimale del prodotto grazie a un posizionamento verticale od orizzontale rispetto alla direzione di marcia per un tempo più lungo del 33 per cento rispetto a soluzioni convenzionali.