![](https://www.claas.it/blueprint/servlet/resource/image/1409486/buehne_text/820/460/e6f0c85f67e82e00d4203e255ed8bbb4/An/terra_trac-stage-pic-1.jpg)
![](https://www.claas.it/blueprint/servlet/resource/image/1409486/buehne_text/820/460/e6f0c85f67e82e00d4203e255ed8bbb4/An/terra_trac-stage-pic-1.jpg)
Cingolature TERRA TRAC.
Ulteriori informazioni, prove ed esperienze
![](https://www.claas.it/blueprint/servlet/resource/image/1409452/inline_l_m/820/0/5df3e40a5b78f5256fd038c31128d60/yc/301202.jpg)
Il nostro terreno – un bene esiguo.
Il terreno è la fonte di produzione principale dell'agricoltura. Non può essere moltiplicato. È pertanto necessario ottenere dalle superfici disponibili le maggiori rese necessarie per soddisfare le esigenze della crescente popolazione mondiale. La principale difficoltà è dovuta all'esigenza di conciliare efficienza e sostenibilità. Le aziende diventano più grandi e il periodo di tempo da destinare alla lavorazione delle parcelle e alla raccolta diventa sempre più breve. Contemporaneamente le macchine diventano più grandi, più potenti e quindi anche più pesanti. La conseguenza è la compattazione del suolo.
Il terreno è il nostro posto di lavoro.
La compattazione del suolo causata da trattori o macchine per la raccolta riduce le cavità nel terreno. Ne conseguono insufficienza d'ossigeno e il rischio di ristagni d'acqua come pure una minore vita nel suolo. Le colture successive lo dimostrano con uno sviluppo stentato, rese inferiori e una crescita peggiore delle radici. I danni causati in una sola raccolta durano anni. Naturalmente i danni non sono irreparabili. Una lavorazione del suolo in profondità, colture intermedie o calcinazione portano a lungo termine al ripristino della capacità produttiva iniziale del terreno agricolo. Tutte queste misure sono però costose. Non sarebbe più semplice evitare i danni? Già durante lo sviluppo delle nostre macchine alla CLAAS cerchiamo di minimizzare gli svantaggi per il suolo. Ci siamo posti l'obiettivo di conservare e proteggere la risorsa più preziosa di tutti gli agricoltori. Infatti, anche per noi, vale il detto il terreno è il nostro posto di lavoro.
Ne conseguono insufficienza d'ossigeno e il rischio di ristagni d'acqua come pure una minore vita nel suolo. Le colture successive lo dimostrano con uno sviluppo stentato, rese inferiori e una crescita peggiore delle radici. I danni causati in una sola raccolta durano anni. Naturalmente i danni non sono irreparabili. Una lavorazione del suolo in profondità, colture intermedie o calcinazione portano a lungo termine al ripristino della capacità produttiva iniziale del terreno agricolo. Tutte queste misure sono però costose. Non sarebbe più semplice evitare i danni? Già durante lo sviluppo delle nostre macchine alla CLAAS cerchiamo di minimizzare gli svantaggi per il suolo. Ci siamo posti l'obiettivo di conservare e proteggere la risorsa più preziosa di tutti gli agricoltori. Infatti, anche per noi, vale il detto il terreno è il nostro posto di lavoro.